20 maggio: DUE MADRI UN SOL CUORE
Ciascuno di noi ha due madri quaggiù: una ci ha dato la vita del corpo, l’altra ci dà la vita della grazia e dell’eternità. Nostra madre ha dato a ognuno di noi i primi palpiti, il pri-mo nutrimento, i primi sorrisi e le prime gioie. La Madre di-vina, nell’ordine soprannaturale, ci dà le stesse sue attenzioni che una madre dà per la vita di suo figlio, la tenerezza di tut-ta se stessa per formare in noi il destino eterno. Sulla nostra culla vi erano due cuori di madre che battevano all’unisono; nella vita, l’ombra di nostra madre ci segue inseparabilmente come dall’alto la Madre divina accompagna i nostri passi e i nostri battiti; all’ultimo estremo traguardo troveremo, in un unico abbraccio, il cuore di queste due madri esultanti per il nostro arrivo alla Casa paterna.
I primi anni della vita di un fanciullo sono straordina-riamente più importanti di tutti gli altri che seguiranno, co-me un fiume maestoso deve alle prime origini, alle sorgen-ti, il suo lungo cammino. E nessuno meglio della madre è il libro aperto e vivo, all’eterno domandare del bimbo che at-tende la sua risposta. Perciò ella è la prima Maestra della for-mazione spirituale e intellettuale del figlio.
Lo scrittore Mècs racconta che nella sua piccola bocca di bimbo sua madre pose furtivamente il nome di Dio. E la madre di S. Clemente Hofbauer, dopo la morte del padre, condusse il ragazzo davanti a un crocifisso e gli disse: “D’o-ra innanzi questo è tuo Padre” – e guardando la Vergine San-ta aggiunse – e questa è tua Madre”. Due madri in un sol cuore!
Fioretto: Rechiamoci in chiesa e preghiamo la santa Madre di Dio affinché abbia un occhio particolare at-tenzione verso la nostra madre terrena.
Giaculatoria: “Insegnaci ad amare Gesù il tuo Figlio e dona al nostro cuore il tuo amabile consiglio”.