BUON MERCOLEDI’ 13 MARZO DI QUARESIMA : LA PAROLA DEL GIORNO !

 

 

 

17991126_1399503823443780_4914792953915344669_n.jpgMercoledì 13 Marzo 2019
S. Sabino; S. Cristina; S. Ansovino
1.a di Quaresima
Gn 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

PREGHIERA DEL MATTINO 
“Dal ventre degli inferi, come Giona, grido nella miseria. Tu mi hai respinto nel profondo dei mari e i flutti mi hanno circondato; non respingermi, Signore, ritira la mia vita dall’abisso delle acque. Il diluvio del peccato mi inonda con i suoi flutti mortali. Allunga su di me la tua mano come facesti per Noè, come facesti per Pietro sul mare scatenato”. Poiché io ti ho riconosciuto, o figlio di Dio, tu sei il mio Salvatore e sei il Salvatore di questa generazione perduta e già i miei occhi vedono il tuo corpo disegnare tra cielo e terra il regno della riconciliazione.

ANTIFONA D’INGRESSO 
Ricorda, Signore, il tuo amore e la tua bontà, le tue misericordie che sono da sempre. Non trionfino su di noi i nostri nemici; libera il tuo popolo, Signore, da tutte le sue angosce. (Sal 25,6.3.22)

COLLETTA 
Guarda, o Padre, il popolo a te consacrato, e fa’ che mortificando il corpo con l’astinenza si rinnovi nello spirito con il frutto delle buone opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA  
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia. 
Dal libro del profeta Giona 3,1-10
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50) 
R. Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gl 2,12-13) 
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO  
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.
+ Dal Vangelo secondo Luca 11,29-32
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore. 

OMELIA 
Verranno da oriente e da occidente e ci passeranno avanti nel regno dei cieli… Già per la generazione di Gesù la salvezza è perenne, ma tanti non la vogliono riconoscere. Ed egli ha un nome proprio per loro: “generazione perversa e malvagia” che non coglie i veri segni della manifestazione di Dio pur così chiari. È Cristo stesso il segno per eccellenza del Padre, con la sua vita, la sua passione e la sua risurrezione. La cecità dinanzi alle manifestazioni di Dio è resa ancora più evidente dal fatto che i “lontani” invece sanno riconoscere la grandezza di quei segni i vicini invece no. L’evangelista Luca ci dimostra le grandi mancanze del popolo di Israele. È un popolo cieco, sordo, muto…, un popolo che sta camminando nelle tenebre, nel buoi. Guarda ma non vede, sente ma non ascolta, parla ma non dice, chiede ma non sa che cosa… Sembra rappresentare una vera confusione, un disordine. Chiede un ulteriore segno, vuole portare Gesù a livello dei maghi per, un’altra volta, illudersi e non per fidarsi, non per credere. Tanti oggi cercano questa illusione. E spesso la trovano. Nella ricchezza pongono lo scopo della loro vita. Nella droga tanti giovani si fidano… L’alcool e il sesso diventino i segni chiari di ricerca ma sbagliata, di illusione, di non vita ma di morte. Dio ha dato ad ogni uomo un segno di vita indelebile, un soffio di vita. Con questo dono l’uomo è chiamato a collaborare, a lavorare, a costruire il regno di Dio, a portare la buona notizia ovunque per salvare le anime lontane o smarrite. Dio non vuole la morte dell’uomo ma ch’egli si converta e viva. Il rifiuto, la fuga, la disobbedienza, l’egoismo, la chiusura di Giona, della prima lettura di oggi, è stato trasformato dalla misericordia del Padre al suo perdono. “Dio vide le loro opere che cioè si erano convertiti e si impietosì”. La Quaresima è il tempo favorevole, il tempo di conversione, della confessione. E’ il momento di lasciarsi interpellare da Dio, che spesso trova in noi una risposta indifferente, mediocre, dinanzi alla grandezza del suo amore. È il tempo di cogliere appieno “il segno di Giona”, cioè il passaggio di Dio, misericordioso, che vuole trasformare la nostra vita e portarla definitivamente verso la strada della santità e della piena realizzazione.
(Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Ti offriamo, Signore, questi doni che ci hai dato per consacrarli al tuo nome; trasformali in sacrificio di lode e rendili a noi come pegno di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE 
Si rallegrino, Signore, quelli che in te confidano, esultino in eterno perché tu sei con loro.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE 
O Dio, che sempre nutri come pastore il popolo cristiano con la tua parola e i tuoi sacramenti, per questi doni della tua bontà, guidaci alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA 
O redentore dell’uomo e suo giudice, rinuncia al castigo che pesa sull’umanità. Guarda i tuoi figli che, al richiamo della madre dei viventi, si vestono di sacco e di cenere come gli abitanti di Ninive. Ricordati della promessa di non distruggere più. Non guardare la violenza che regna, né l’odio fratricida, non giudicare le nostre colpe innominabili, non guardare i nostri peccati ma la fede della tua Chiesa in preghiera, che fa penitenza e ritorna verso di te, da parte di tutti gli uomini. Considera il tuo popolo di sacerdoti che intercedono per la nuova Ninive.

Autore: ilmattinosacroblog

AMO GESU' E MARIA <3

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