BUON MARTEDI’ 20 NOVEMBRE : LA PAROLA DEL GIORNO.

 

 

 

 

2c346cb6fd927ea30fa321b80020d4c0Martedì 20 Novembre 2018   
S. Teonesto; S. Edmondo; B. Maria Fortunata Viti

32.a di Tempo Ordinario
Ap 3,1-6.14-22; Sal 14; Lc 19,1-10

Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono.

PREGHIERA DEL MATTINO 
“Oggi devo fermarmi a casa tua”. Tu sei colui che bussa alla porta e mi invita, Dio delle sorprese, del sorgere, dei risvegli. Poiché la mia casa è la tua casa. Come mi troverai quando verrai, in quale disordine interiore? Fa’ che mi prepari a ricevere il mio innamorato.

ANTIFONA D’INGRESSO 
Dice il Signore: “Io ho progetti di pace e non di sventura; voi mi invocherete e io vi esaudirò, e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi”.

COLLETTA 
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA 
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui. 
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 3,1-6.14-22
Io Giovanni, udii il Signore che mi diceva: «All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi: “Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”. All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi: “Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, s! ul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 14) 
R: Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua. R.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. R.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (cf. 1Gv 4,10) 
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.

VANGELO  
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. 
+ Dal Vangelo secondo Luca 19,1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore. 

OMELIA 
Ecco un altro piccolo uomo che cerca Gesù! Lo cerca tra la folla, ma la sua statura non gli consente di vedere. Deve correre avanti e salire per vedere. Occorre staccarsi da terra ed elevarsi verso l’alto per vedere. Occorre essere disposti a lasciare tutto per seguire Cristo e Zaccheo era ricco, molto ricco! Egli era convinto, come spesso capita, di poter essere lui il protagonista di quella ricerca e di quel desiderato incontro. Capita esattamente il contrario: noi muoviamo i prima passi, poi è il Signore che alza lo sguardo verso di noi per darci anche quello che non osiamo sperare: «Gesù alzò lo sguardo». Questo sguardo del Signore ci riconduce ad un altro episodio del Vangelo, quello del giovane ricco che dichiara di aver sempre osservato i comandamenti. Dopo questa dichiarazione l’evangelista ci dice che Gesù «fissatolo lo amò». È proprio vero quando Gesù ci guarda ci ama e opera prodigi per noi. Zaccheo, sorpreso da tanta inattesa benevolenza, accoglie con gioia il Signore nella sua casa, lo accoglie come salvatore e redentore. Infatti ci fa ascoltare la sua umile e sincera confessione, accompagnata dal proposito di riparare adeguatamente al male fatto: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». È essenziale e completa la formula assolutoria che Gesù proferisce: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa». Per fugare poi le solite accuse: «È andato ad alloggiare da un peccatore!», ribadisce che «Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Questa è la missione che Cristo affiderà poi ai suoi e alla sua Chiesa. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Quest’offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di un’eternità beata. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Il mio bene è stare vicino a Dio, nel Signore Dio riporre la mia speranza.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA 
È stretta la porta, e sei tu la porta dell’unico ovile. Che ristrettezza si trova in te, più vasto dei cieli, se non questo rimpicciolirsi del tuo essere per comunicare con noi, questo passaggio stretto dalla divinità all’umanità per te che sei rimasto nove mesi nella notte del ventre materno; se non questo rimpicciolirsi dell’angoscia affinché tu possa cogliere la ristrettezza soffocante dell’umanità decaduta? Il discepolo ben formato è simile al suo maestro, e se tu ci dilati e ci metti al largo noi possiamo fare l’economia di questa traversata nell’umanità sofferente, di questa attraversata del tuo cuore trafitto per la salvezza del genere umano.

Autore: ilmattinosacroblog

AMO GESU' E MARIA <3

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