Mercoledì 31 Ottobre 2018
S. Quintino; B. Tommaso da Firenze Bellaci; S. Volfgango
30.a di Tempo Ordinario
Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30
Fedele è il Signore in tutte le sue parole.
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio, Padre onnipotente, tu non vuoi che l’uomo stia lontano da te, isolato dagli altri e estraneo persino a se stesso. Il tuo amore cerca la sua compagnia. Ti rendiamo grazie per l’amore che hai per noi e che manifesti in tuo figlio Gesù Cristo. Fa’ che non dimentichiamo la gravità della tua parola con il pretesto del tuo amore. Non permettere che di te ci fabbrichiamo un’immagine a noi conveniente, per poterla presentare agli altri uomini facilmente e con successo. Gli accadimenti di ogni giorno la spazzerebbero via facilmente, come il vento, e ci ritroveremmo di nuovo nella nostra solitudine. Rendici pronti a metterci in cammino seguendo quanto ci ordina la parola del Figlio tuo, facci infine rinunciare a volerne dare un’interpretazione interessata volta a censurare quanto di essa non ci piace troppo. Perché soltanto lui è il testimone veritiero, il “Figlio unigenito, che è nel seno del Padre”.
ANTIFONA D’INGRESSO
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
Prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 6,1-9
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore. Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene. Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)
R: Fedele è il Signore in tutte le sue parole.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto. R.
CANTO AL VANGELO (cf. 2Ts 2,14)
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
VANGELO
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca 13,22-30
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore.
OMELIA
La vita di ogni uomo, il percorso di ritorno a Dio di tutta l’umanità è paragonabile ad un duro ed incerto incedere nel deserto, dove tutto è arido e la segnaletica è quasi inesistente. Tutto ci è già stato descritto nella narrazione biblica dell’Esodo. Oggi Gesù, interpellato sul numero di coloro che si salvano, ci parla della porta stretta. Vuole ricordarci che bisogna farsi piccoli ed umili per entrarci, bisogna faticare duro ed essere perseveranti e puntuali all’appuntamento per evitare il gravissimo rischio di arrivare in ritardo e trovare la porta chiusa. Accadde anche alle vergini stolte rimaste senz’olio. Nessuno allora potrà accampare scuse dinanzi al giusto giudizio di Dio; a nulla varrà il vanto di pretese intimità con Dio non suffragate dalla verità e dall’autenticità dei nostri comportamenti. Ci sentiremo dire con sgomento: “in verità vi dico, non vi conosco”. Quando la fede si spegne o licenziamo Dio dalla nostra vita, non solo smarriamo la via del Regno, ma la rendiamo colpevolmente inaccessibile a noi stessi e ci ritroviamo fuori, proprio come accadde ai nostri progenitori dopo l’esperienza del primo peccato. Gesù però, ancora una volta, ci conforta: egli si definisce la porta delle pecore. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. (Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest’offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Esulteremo per la tua salvezza e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, penetro nel tuo silenzio. Concedimi di guardare attraverso la fede il giorno che è trascorso. Fa’ che comprenda quanto volevi dirmi negli incontri, negli avvenimenti e in tutto ciò che ho visto intorno a me. Fa’ che segua le tue orme e che le mie azioni contino qualcosa sulla bilancia della vita. Accetta i limiti della mia buona volontà, affinché le mie azioni assumano qualche valore ai tuoi occhi e mi preservino dall’essere giudicato troppo superficiale.