Lunedì 15 Ottobre 2018
S. Teresa d’Avila (m); S. Barsen; S. Tecla
28.a di Tempo Ordinario
Gal 4,22-24.26-27.31 – 5,1; Sal 112; Lc 11,29-32
Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, tu sei un padre misericordioso. Tocca i nostri cuori così da farci cambiare comportamento, maniera di pensare e modo di giudicare le persone e le cose. Concedici oggi di vedere il bene e di farlo. La tua voce, percepita nella nostra coscienza, ci permette di distinguere, con la delicatezza e la sottigliezza volute, il bene dal male. Concedici una libertà interiore così da spingerci a cercare, con tutto il cuore, il bene.
ANTIFONA D’INGRESSO
Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
COLLETTA
O Padre, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa d’Avila per indicare una via nuova nella ricerca della perfezione, concedi a noi, tuoi fedeli, di nutrirci spiritualmente della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore…
PRIMA LETTURA
Non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati 4,22-24.26-27.31; 5,1
Fratelli, sta scritto che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa. Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi. Sta scritto infatti: «Rallégrati, sterile, tu che non partorisci, grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell’abbandonata, più di quelli della donna che ha marito». Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera. Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 112)
R. Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria. R.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che si china a guardare sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Sal 94)
R. Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
R. Alleluia.
VANGELO
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.
+ Dal Vangelo secondo Luca 11,29-32
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.
OMELIA
Siamo anche noi una generazione malvagia che esige dei segni e tenta di mettere alla prova Gesù? Sembra di sì. Noi siamo troppo fissati sulle possibilità umane, soprattutto su quelle tecniche. Per questo facciamo a meno di altri segni, in particolare dei segni divini. Di qui le parole che ci sono rivolte: a noi non sarà dato “nessun segno fuorché il segno di Giona”. E qual è? In Luca è il richiamo alla penitenza rivolto a Ninive. Invece in Matteo è la risurrezione. Per noi il segno di Giona è Gesù Cristo stesso che ci chiama alla penitenza. Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Di fronte a noi, restii alla conversione, al tribunale appariranno molti testimoni che invece hanno accolto i segni che chiamano alla conversione: la regina di Saba che ha riconosciuto in Salomone il segno divino, gli abitanti di Ninive che si son convertiti alla voce di Giona profeta e molti altri. Sul mondo contemporaneo incombe la sentenza del Signore ad Abramo: Se si trovassero persone giuste, il mondo non sarebbe rovinato. Con l’adesione all’invito a convertirci, possiamo essere tra i dieci giusti!
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Sia gradita, Signore, alla tua maestà l’offetta del popolo cristiano, come ti piacque la consacrazione verginale di santa Teresa. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Canterò in eterno le grazie del Signore; di generazione in generazione annunzierò la tua fedeltà.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Signore Dio nostro, che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che sull’esempio di santa Teresa questa famiglia a te consacrata canti in eterno il tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, non smettere mai, come hai fatto con Giona, di esortarci ad ascoltarti e ad eseguire la nostra missione. Ispira la verità nei nostri cuori, perché siamo testimoni del tuo amore, con le nostre vite e le nostre parole.