BUON MARTEDI’ 14 AGOSTO : LA PAROLA DEL GIORNO.OGGI SAN MASSIMILIANO M.KOLBE.

 

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Martedì 14 Agosto 2018 
S. Massimiliano M. Kolbe (m); S. Ursicino; B. Elisabetta R.
19.a di Tempo Ordinario
Ez 2,8 – 3,4; Sal 118; Mt 18,1-5.10.12-14
Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse, Signore.

PREGHIERA DEL MATTINO 
Signore, quando infine capirò che cosa ami nei bambini? Come posso contribuire a mantenere in me e negli altri le qualità che, nei bambini, ti sono care? Devo resistere alla tendenza di assumere quei modi “mondani”, indipendenti, “adulti” che non sono altro che vanità ed egoismo e devo, invece, rivolgermi docilmente verso la Madre Chiesa perché mi sostenga e mi guidi, affinché io continui a nutrirmi dei suoi sacramenti e ad apprendere il suo insegnamento.

ANTIFONA D’INGRESSO 
«Venite, benedetti del Padre mio» , dice il Signore, «ero malato e mi avete visitato. In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

COLLETTA 
O Dio, che hai dato alla Chiesa e al mondo san Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire, ardente di amore per la Vergine Immacolata, interamente dedito alla missione apostolica e al servizio eroico del prossimo, per sua intercessione concedi a noi, a gloria del tuo nome, di impegnarci senza riserve al bene dell’umanità per imitare, in vita e in morte, il Cristo tuo Figlio. Egli è Dio…

PRIMA LETTURA  
Io mangiai quel rotolo: fu per la mia bocca dolce come il miele. 
Dal libro del profeta Ezechiele 2,8 – 3,4
Così dice il Signore: «Figlio dell’uomo, ascolta ciò che ti dico e non essere ribelle come questa genìa di ribelli: apri la bocca e mangia ciò che io ti do». Io guardai, ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti a me; era scritto da una parte e dall’altra e conteneva lamenti, pianti e guai. Mi disse: «Figlio dell’uomo, mangia ciò che ti sta davanti, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele». Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, dicendomi: «Figlio dell’uomo, nutri il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti porgo». Io lo mangiai: fu per la mia bocca dolce come il miele. Poi egli mi disse: «Figlio dell’uomo, va’, rècati alla casa d’Israele e riferisci loro le mie parole».
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118) 
R. Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse, Signore.
Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri. R.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.
Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse,
più del miele per la mia bocca. R.
Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
perché sono essi la gioia del mio cuore.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi. R.

CANTO AL VANGELO (Mt 11,29) 
R. Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
R. Alleluia.

VANGELO  
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo 18,1-5.10.12-14
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”. Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie uno solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardatevi di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti, e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se  riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è la volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda”.
Parola del Signore. 

OMELIA 
Un poema inglese risalente al Medioevo racconta come un gioielliere sogni di aver ritrovato sua figlia, Perla, morta in tenera età. La piccola gli appare in Paradiso, vestita come una regina, la sposa dell’Agnello. Suo padre è contento di rivederla, ma, nello stesso tempo, è sorpreso per via della sua veste regale. La bimba gli spiega che la Vergine, Madre di Gesù, che, in quanto Imperatrice del cielo, comanda su ogni cosa, non rifiuta a nessuno la sua eredità, se purificato dal sangue di Cristo. Così Perla aveva ottenuto quella ricompensa non di diritto, non grazie alla preghiera e al sacrificio, ma soltanto grazie alla sua innocenza. Può essere illuminante il riferimento al brano del Vangelo di Matteo letto oggi. Mentre i discepoli rimproverano le madri per aver portato i loro bambini con la speranza che Gesù li toccasse, sentiamo dire proprio da Gesù che il regno dei cieli è per i bambini, per coloro cioè che sono innocenti, senza macchia e senza peccato. Si svela così il senso allegorico della perla “di grande valore” per comprare la quale il mercante vende tutti i suoi averi (Mt 13,45-46). Noi dobbiamo diventare come bambini, cioè rinascere per la grazia e per mezzo di un’umile penitenza.

PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Accogli, Signore, i doni e le preghiere che ti presentiamo nel ricordo di san Massimiliano Maria, e fa’ che impariamo ad offrirti come lui il sacrificio della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE 
Gerusalemme, loda il Signore, egli ti sazia con fiore di frumento.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, premio e gloria dei martiri, che ci hai nutriti del corpo e sangue del tuo Figlio, suscita anche in noi da questo sacro convito il fuoco della carità, che infiammò san Massimiliano Maria e lo spinse a donare la vita per i fratelli. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA 
Ti ringrazio, Signore, per tutti gli insegnamenti che mi hai impartito oggi e per i rimproveri amorosi con cui mi hai corretto, ma, soprattutto, ti ringrazio per avermi fatto prendere coscienza delle mie debolezze e dei miei errori, e per avermi fatto capire di dover contare molto meno su me stesso e molto di più sulla tua grazia. Vorrei esprimere la mia pena infinita per tutti gli sbagli originati dalla mia testardaggine: ti prometto che, con il tuo aiuto, non ricadrò nello stesso errore.

Autore: ilmattinosacroblog

AMO GESU' E MARIA <3

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