Martedì 22 Maggio 2018
S. Rita da Cascia (mf); S. Giulia
7.a di Tempo Ordinario
Gc 4,1-10; Sal 54; Mc 9,30-37
Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà.
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, abbiamo sentito le tue parole così spesso, che l’abitudine ne ha occultato la potenza. Noi tutti, battezzati nella tua morte e risurrezione, siamo capaci di capire l’annuncio della tua passione, che invece risultava incomprensibile ai tuoi discepoli. E, nonostante ciò, di che cosa parliamo lungo la via? Mentre la tua agonia prosegue fino alla fine del mondo, mentre tu hai sete, mentre sei imprigionato, mentre sei insultato nell’infanzia infelice, a che cosa pensiamo? Noi abbiamo dimenticato che tu hai rovesciato una volta per sempre la scala dei valori.
ANTIFONA D’INGRESSO
Confido, Signore, nella tua misericordia. Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, canti al Signore che mi ha beneficato.
COLLETTA
Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
Voi chiedete e non ottenete perché chiedete male.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo 4,1-10
Fratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi, agli umili invece dà la sua grazia. Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 54)
R. Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà.
«Chi mi darà ali come di colomba
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera». R.
Disperdili, Signore, confondi le loro lingue.
Ho visto nella città violenza e discordia:
giorno e notte fanno la ronda sulle sue mura. R.
Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà,
mai permetterà che il giusto vacilli. R.
CANTO AL VANGELO (Gal 6,14)
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Alleluia.
VANGELO
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
+ Dal Vangelo secondo Marco 9,30-37
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
OMELIA
La paura impedisce ai discepoli di arrivare alla verità che Gesù vuole loro rivelare. Sarà per la durezze delle parole che annunciano sofferenze e morte quando loro si aspettavano invece racconti di glorie e vittorie; sarà perché non comprendevano questo mistero che si apriva davanti a loro della Passione e della Resurrezione; sta di fatto che il loro atteggiamento è di chiusura verso il Signore. Si rivolgono tra di loro e, forse nel tentativo di chiarire queste parole
litigano sul chi di essi è il più grande. Gesù lo intuisce, si rivolge a loro ma trova lo stesso mutismo, stavolta colpevole di chi sa di aver sbagliato. È il momento migliore per un grande insegnamento di Gesù sull’umiltà. Noi ci troviamo a volte in una situazione analoga. Ciò può succedere, quando il dolore e la sofferenza, anche quella ingiusta, non sono compresi nel Mistero di amore che si apre di fronte a noi. In questa situazione allora rivolgiamo gli occhi non sul Signore ma solo sulla nostra vita, impedendo a Gesù, dell’amore di entrarci. Ci sembra che la preghiera sia inutile, perché inascoltata quando è in realtà vero il contrario; siamo noi che chiudiamo la possibilità a Dio di parlarci. La nostra vita è quindi letta in altri termini e non sotto gli occhi di Gesù. Si fanno strada allora altri sentimenti che parlano di egoismo, di superiorità, di voglia di potere. Succede quando Gesù ci parla e noi non lo ascoltiamo! (Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, quest’offerta espressione della nostra fede; fa’ che dia gloria al tuo nome e giovi alla salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Annunzierò tutte le tue meraviglie. In te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Il pane che ci hai donato, o Dio, in questo sacramento di salvezza, sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
“Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome…”. Noi ti preghiamo, Signore, per ogni bambino che nasce, affinché sia accolto nel nome di Cristo come il figlio stesso di Dio, come una visita del Padre. Fa’ che ognuno di questi bambini si senta salutato da un “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Fa’ che un canto di ringraziamento saluti ogni nascita. Ecco il primo dei diritti dell’uomo nuovo, ecco la sua dignità di figlio di Dio riconosciuta, ecco Gesù accolto fra i suoi.