Venerdì 11 Maggio 2018
S. Ignazio da Laconi; B. Gregorio Celli
6.a di Pasqua
At 18,9-18; Sal 46; Gv 16,20-23a
Dio è re di tutta la terra.
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, voglio vivere alla tua presenza questo giorno che tu mi concedi. Tu mi assicuri che la tristezza e le lacrime di un cristiano sono passeggere e saranno presto dimenticate perché tu ci accompagni e ci consoli definitivamente. È per questo che ti chiedo di non lasciarmi distruggere dalle sofferenze. La sicurezza della tua presenza, Gesù risorto, mi faccia dare il giusto valore alle sofferenze e alle gioie di questa vita che trascorre. Senza di te non esiste gioia vera, e con te, Signore, qualsiasi tristezza diventa gioia. Con Santa Maria della Pasqua, tua e nostra Madre, io voglio aspettare nella fiducia il tuo ritorno definitivo e gioire della tua presenza per essere in questo giorno e sempre una vera testimonianza del tuo amore infinito.
ANTIFONA D’INGRESSO
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue da ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia. (Ap 5,9-10)
COLLETTA
Si compia in ogni luogo, Signore, con la predicazione del Vangelo, la salvezza acquistata dal sacrificio del Cristo, e la moltitudine dei tuoi figli adottivi ottenga da lui, parola di verità, la vita nuova promessa a tutti gli uomini. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
In questa città io ho un popolo numeroso.
Dagli Atti degli Apostoli 18,9-18
[Mentre Paolo era a Corinto], una notte in visione il Signore gli disse: “Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso”. Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio. Mentre Gallione era proconsole dell’Acaia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: “Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge”. Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: “Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende”. E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sostene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo. Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 47)
R. Dio è re di tutta la terra.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama. R.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Lc 24,46.26)
R. Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
R. Alleluia.
VANGELO
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 16,20-23a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e vi gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla”.
Parola del Signore.
OMELIA
Un’altra grande affermazione sempre sul tema della gioia in questo passo di Vangelo. Continuando il discorso dell’afflizione cristiana che si cambia in gioia, Gesù fa un paragone, molto concreto: la donna quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino “non si ricorda più dell’afflizione, per la gioia che è venuto al mondo un uomo”. Il fatto, del quale ella si rallegra, si compie tra le sofferenze, solo in seguito ella ha la serena disponibilità a lasciarsi invadere da una gioia profonda. Così, dice Gesù, avviene anche per i discepoli, i quali presi dallo sgomento per la dipartita dolorosa del Signore, non comprendono il dono di salvezza che viene generato proprio in loro attraverso l’afflizione della passione e morte del Salvatore; ma quando sarà trascorso questo breve tempo doloroso, allora capiranno ciò che è avvenuto e il loro cuore si rallegrerà. “E nessuno vi potrà togliere la vostra gioia”. Questa è una promessa splendida, e tutta la nostra saggezza consiste nel valutarla bene e nel prenderla sul serio nella sua effettiva finalità. Gesù non parla poi di una gioia qualunque, ma di una gioia ben precisa, legata alla sua presenza, “Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà”. Noi infatti siamo senza dubbio nella capacità di vedere in tanti modi Cristo nella fede: la sua Parola è sempre per noi luce sul nostro cammino. La sua presenza misteriosa nell’Eucaristia, segno permanente del suo amore per noi. Il nostro essere radunati insieme nel suo nome, è essere in sua compagnia. Il nostro prossimo non porta misteriosamente la sua e la nostra immagine? (Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Padre misericordioso, l’offerta di questa tua famiglia, perché con la tua protezione custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Cristo nostro Signore è stato messo a morte per i nostri peccati ed è risuscitato per la nostra giustificazione. Alleuia.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Proteggi, Signore, con paterna bontà, il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce, e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto. Egli vive e regna…
PREGHIERA DELLA SERA
Grazie è la parola che meglio esprime la mia preghiera questa sera. Grazie, Signore. Grazie per la tua vicinanza in questo giorno. Scoprendoti vicino a me, tra le difficoltà, sono stato colmato di gioia. La tua presenza mi ha aiutato a capire diversamente i dolori e la tristezza di questa vita. Ho verificato che tu eri vicino a me, e questa sicurezza mi ha reso la pace. Grazie. Perdona la mia melanconia senza motivo: è frutto dell’amor proprio. Perdonami di aver dimenticato che uno sguardo verso di te mi avrebbe dato fiducia e gioia. Signore, ancora ti affido tutto, e me stesso.