Giovedì 26 Aprile 2018
S. Pascasio Radberto; Ss. Guglielmo e Pellegrino
4.a di Pasqua
At 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20
Canterò in eterno l’amore del Signore.
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, il mondo cerca il segreto della felicità e la situa nella ricchezza. Fa’ che troviamo la felicità nel servizio, nella santità e nell’umiltà. Liberaci dalla sete di potere e di gloria e fa’ che cerchiamo prima di tutto il regno dei cieli, sapendo che ci darai tutto il resto in più.
ANTIFONA D’INGRESSO
Quando avanzavi, o Dio, davanti al tuo popolo, e ad essi aprivi la via e abitavi con loro, la terra tremò e stillarono i cieli. Alleluia. (cf. Sal 68,8-9.20)
COLLETTA
O Dio, che hai redento l’uomo e lo hai innalzato oltre l’antico splendore, guarda all’opera della tua misericordia, e nei tuoi figli, nati a vita nuova nel Battesimo, custodisci sempre i doni della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
Dalla discendenza di Davide Dio inviò come salvatore Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli 13,13-25
Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!». Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d’Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d’Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant’anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuele. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant’anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 98)
R. Il Signore è fedele per sempre: alleluia.
Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli
perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre» ;
la tua fedeltà è fondata nei cieli. R.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. R.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Ap 1,5)
R. Alleluia, alleluia.
Signore Gesù, testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.
R. Alleluia.
VANGELO
Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 13,16-20
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
OMELIA
Gesù, che trascende la storia mentre vi s’inserisce, stabilisce anche la continuazione fra la sinagoga e la Chiesa, fra il mondo giudaico e i gentili. Gesù è colui che coordina, nel piano dell’amore, la storia anche attuale, di tutti i popoli e di tutte le Chiese nell’unicità della sua Chiesa. È Gesù il traguardo degli interventi di Dio. Servire con Gesù è una beatitudine. Poi il tragico accenno al traditore, in conformità con le Scritture. E, infine, colui che si presenta in nome di Gesù ne tiene il posto, e colui che riceve l’apostolo in nome di Gesù, riceve egli stesso. Tanto Gesù ama identificarsi con quelli che sono i suoi. Gesù lava i piedi ai discepoli: egli si presenta non come il Signore ma come il servo. Essi saranno beati se con fede imiteranno il senso del suo gesto d’umiltà. In realtà non tutti lo comprenderanno. Deve venire il tradimento e la passione, e la morte atroce. Quello che invece importa è l’accogliere Gesù come l'”Io sono”, come il Figlio di Dio: il Dio che così si è rivelato e ha parlato nel roveto ardente a Mosé.
(Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, l’offerta del nostro sacrificio, perché, rinnovati nello spirito, possiamo rispondere sempre meglio all’opera della tua grande bontà. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
«Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo» . Alleuia.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l’umanità alla speranza eterna, accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale, con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, la tua vita non è stata una vita chiusa. Tu hai amato e ascoltato i malati e i sofferenti. Tu sei stato ferito dagli insulti dell’esperienza. Tu hai conosciuto la cattiveria dei nemici e il tradimento degli amici, ma non hai risposto al male col male; tu hai rivelato che nessun peccato è al di là del tuo perdono e che nessun peccatore pentito si vede rifiutare l’ingresso nel regno. Questa verità sia il nostro conforto e la nostra consolazione.