BUON LUNEDI’ 12 MARZO : LA PAROLA DEL GIORNO.

 

 

10959530_843878185673016_3562764998574587595_nLunedì 12 Marzo 2018      
S. Massimiliano; S. Innocenzo I; B. Fina
4.a di Quaresima
Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

PREGHIERA DEL MATTINO
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato e conservato in vita. Aiutami ad agire secondo la tua volontà e per la tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. Concedimi la grazia di credere sempre alla tua parola. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO 
Io confido nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia, perché hai guardato con bontà alla mia miseria. (Sal 31,7-8)

COLLETTA 
O Dio, che rinnovi il mondo con i tuoi sacramenti, fa’ che la comunità dei tuoi figli si edifichi con questi segni misteriosi della tua presenza e non resti priva del tuo aiuto per la vita di ogni giorno. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA  
Non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia. 
Dal libro del profeta Isaia 65,17-21
Così dice il Signore: «Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto».
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 29) 
R. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato
e non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa. R.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto
e al mattino la gioia. R.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (Am 5,14)
R. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere,
e il Signore sarà con voi.
R. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO 
Va’, tuo figlio vive. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 4,43-54
In quel tempo, Gesù partì dalla Samarìa per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa. Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.
Parola del Signore. 

OMELIA 
Ripetuto nel cuore il ritornello del salmo responsoriale: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato”. E’ una preghiera di liberazione e di ringraziamento che sgorga dal cuore di un pellegrino pentito e convinto del suo Creatore. Dopo una dura prova di vita, adesso manifesta liberamente la sua disponibilità, la sua adesione totale a Dio. Con questa preghiera, il pellegrino ritorna alla sua vita d’origine, ricostruisce la sua Alleanza. E’ un uomo maturo, coraggioso e pieno di fede. Ha sperimentato che fuori del Signore: tutto è vanità. La sua preghiera invita gli amici a fare la stessa esperienza con lui. La fede è al centro della sua preghiera e anche la via della salvezza. In questa preghiera di ringraziamento troviamo un punto d’unione nel Vangelo odierno, cioè un funzionario angosciato che prega il Signore Gesù Cristo di scendere a guarire suo figlio. La preghiera e la fede di quel padre spalancano le porte al mistero di Dio. Cristo è a tu per tu con la malattia, la sofferenza, la morte. Egli affronta la miseria dell’umanità. Egli cura, sana l’uomo con la sua Parola. “Va, tuo figlio vive”. Gesù ha la Parola di Verità e di risurrezione. Ecco sant’Ireneo che diceva: “La gloria di Dio è l’uomo vivente”. Cristo ci dimostra la verità della sua missione sulla terra: egli è venuto a cercare non i sani ma i malati. Cristo è il sacramento di Dio, sacramento della fede e della restaurazione. In questa linea Cristo attende da noi una fede coerente e sicura, che ci dà la garanzia. Quell’uomo ha avuto la forza di credere alla parola di Gesù: sulla sua parola io cambio il mio atteggiamento, non persisto più. Tuttavia Gesù parla al nostro cuore, ci ripete: “Abbi fiducia”. Ogni croce con Cristo conduce alla risurrezione. Se crediamo, allora il progresso nella fede è possibile, è garantito. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE 
Venga a noi, Signore, dall’offerta di questo sacrificio una forza di vita nuova, perché liberati da ogni compromesso col male possiamo crescere nello spirito del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
«Porrò il mio spirito dentro di voi, perché camminiate secondo i miei precetti
e osserviate fedelmente le mie leggi», dice il Signore.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE 
O Dio, nostro Padre, questo tuo sacramento rinnovi e santifichi la nostra vita e ci renda degni di possedere l’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA 
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato e conservato in vita. Perdonami i peccati e le omissioni di questa giornata. Ti presento il lavoro che ho compiuto quest’oggi. Proteggimi questa notte. La tua grazia sia sempre con me. Amen.

Autore: ilmattinosacroblog

AMO GESU' E MARIA <3

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