BUON SABATO :LA PAROLA DI OGGI .

 

 

 

10882370_835357069858461_2313733942518452620_nSabato 11 Novembre 2017         
S. Martino di Tours (m)
31.a Tempo Ordinario
Ti voglio benedire ogni giorno, Signore
Liturgia: Rm 16,3-9.16.22-27; Sal 144; Lc 16,9-15

 

PREGHIERA DEL MATTINO
Dio, Padre di tutti gli uomini, ci hai donato la terra perché la preserviamo e la usiamo per soddisfare i nostri bisogni materiali. Ogni giorno, in mille maniere diverse, ci apprestiamo a coltivarla e a sfruttarla per il nostro sostentamento. Fa’ che il mio dovere non sia per me soltanto un peso da portare, conseguenza del peccato originale, ma che mi dia anche la gioia e la soddisfazione di rendermi utile al prossimo e all’umanità tutta. Fa’ che il successo delle mie opere sia là a provare che la mia vita ha un senso. Ti affido il mio lavoro e i miei doveri. Che il tuo ordine governi l’economia e la società, grazie al contributo di uomini intelligenti, affinché nessuno manchi del necessario né perda coraggio per ragioni strettamente materiali.

ANTIFONA D’INGRESSO 
Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza. (Sal 38,22-23)

COLLETTA 
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA  
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 16,3-9.16.22-27
Fratelli, salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa. Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell’Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi. Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi. Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo. Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto. A colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell’eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all’obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)
R. Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
R. Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.
R. Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
R. Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.

CANTO AL VANGELO (2Cor 8,9) 
R. Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
R. Alleluia.

VANGELO 
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 
+ Dal Vangelo secondo Luca 16,9-15
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
Parola del Signore. 

OMELIA
Quando un padre smette l’amore per i propri figli diventa per loro padrone e despota e i figli diventano, di conseguenza, sudditi e schiavi. Non mancano nelle vicende umane storie di questo genere. Non solo gli uomini hanno il potere di soggiogare i propri simili, ma le cose del mondo e il denaro in modo particolare, esercita tale assurdo e subdolo potere. Nasce così l’alternativa, la scelta che ognuno nella propria vita è chiamato coerentemente ad operare. Di questa scelta il Signore oggi ci parla, volendo anzitutto, distoglierci dall’equivoco di non fare scelte e cadere così nell’intento disastroso di voler far coesistere in noi valori diversi e contrastanti. Rischiamo così una forma morbosa di schizofrenia personale e collettiva. Gesù vuole svelarci il potere ingannatore che il denaro esercita talvolta su di noi: può accaderci di diventarne schiavi e illusi dal suo fascino bugiardo perché «ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio». Ciò anche perché l’animo umano, se non illuminato dallo Spirito, è insaziabile nella sue bramosie. Dio non è padrone, ma padre di noi tutti e ci vuole come figli, liberi dagli inganni e
dalle seduzioni. Se scegliamo di servirlo possiamo godere, già in questa vita, del suo amore e sentirci appagati e sazi nell’anima. I desideri migliori poi, noi credenti, li orientiamo nella speranza, verso i beni futuri, che non periscono perché eterni. (Padri Silvestrini)

Autore: ilmattinosacroblog

AMO GESU' E MARIA <3

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